Consulenza per l’efficienza energetica

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Negli ultimi anni il tema dell’efficienza energetica è stato sempre più al centro dei dibattiti, ed è pertanto fondamentale capire di cosa si tratta esattamente. L’efficientamento energetico è un insieme di operazioni che possono riguardare edifici, aziende, case e attività che regolano i consumi energetici, consentendo l’ottimizzazione del rapporto tra fabbisogno energetico e livello di emissioni. Lo sfruttamento al meglio delle fonti di energia, infatti, garantisce un minor consumo e, conseguentemente, un cospicuo risparmio economico.

Per favorire questa serie di operazioni negli ultimi anni il MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) ha varato alcuni decreti studiati appositamente per incentivare l’efficienza energetica tramite la previsione di sovvenzioni e detrazioni fiscali.

Come migliorare l’efficienza energetica?

Prima di analizzare le principali misure governative che sono state emanate negli ultimissimi anni, occorre soffermarsi sulle caratteristiche fondamentali delle operazioni per il risparmio energetico, così da fornire la definizione di efficienza energetica più completa e chiara possibile.

L’efficientamento energetico si esprime attraverso una serie di interventi volti ad ottimizzare i fattori di un edificio che condizionano il consumo energetico, riducendo così gli sprechi e migliorando l’utilizzo di elementi quali luce e gas.

Tra le principali azioni indirizzate in questo senso si segnalano:
● isolamento termico: migliorare l’isolamento termico degli edifici significa ridurre le perdite di calore durante l’inverno e diminuire l’afflusso del caldo esterno durante l’estate. Così facendo, l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento e di ventilazione viene notevolmente diminuito, favorendo il risparmio energetico;

● fonti rinnovabili: per ottimizzare l’efficienza energetica una delle soluzioni più innovative riguarda l’utilizzo di fonti rinnovabili. Per esempio, installare pannelli solari in un edificio per generare autonomamente parte dell’energia necessaria permette di diminuire il dispendio energetico, garantendo non solo un risparmio economico ma anche una maggiore sostenibilità ambientale. Energie rinnovabili e efficienza energetica, dunque, rappresentano un binomio decisivo nella lotta alla crisi economica ed ecologica;

● elettrodomestici: in ambiente casalingo, è fortemente consigliato l’utilizzo di elettrodomestici di classe energetica alta, che andrebbero inoltre adoperati in determinate fasce orarie, quando i costi delle tariffe sono generalmente inferiori;

● lampadine LED: l’apporto di lampadine a LED permette di produrre energia elettrica di qualità superiore rispetto a alle classiche lampadine a fluorescenza o a incandescenza, garantendo al contempo un consumo energetico minore. La sostituzione, peraltro, consente non soltanto un risparmio economico, ma anche un minor impatto ambientale, vista anche l’alta riciclabilità di queste lampadine.

Decreto per la crescita dell’efficienza energetica

A partire dal 2012 sono stati inseriti nelle annuali leggi di bilancio una serie di provvedimenti concernenti le detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica. Nel 2019, poi, è arrivato un cambiamento notevole: all’interno del Decreto crescita, infatti, con l’articolo numero 10, viene data la possibilità al soggetto beneficiario di usufruire di uno sconto in fattura anziché delle detrazioni fiscali, ovvero uno sconto sul corrispettivo dovuto all’impresa che si incarica dei lavori. Al di là delle possibili implicazioni derivanti da questa modifica, occorre specificare chi può beneficiare del cosiddetto Ecobonus e in quali condizioni si può usufruire di queste agevolazioni fiscali.

Possono beneficiare dell’Ecobonus tutti i titolari, residenti o non residenti, che possiedono l’immobile sul quale si intendono svolgere gli interventi di efficienza energetica. Alcuni di coloro che possono godere delle agevolazioni sono:
● persone fisiche e contribuenti, compresi coloro che conseguono il reddito d’impresa;
● enti pubblici e privati, i quali però non devono svolgere attività commerciale;
● i condomini, unicamente per gli interventi delle aree comuni condominiali.

Per poter usufruire dell’Ecobonus, poi, occorre svolgere determinati interventi quali:

● riqualificazione energetica: si intende la ristrutturazione di edifici già esistenti, con lo scopo di conseguire un risparmio del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale;

● interventi per l’isolamento termico: le agevolazioni fiscali vengono concesse anche a chi intende migliorare la tenuta termica di un edificio. Si può intervenire, dunque, sia sulle strutture orizzontali (quali pavimenti e coperture), sia su quelle verticali (generalmente le pareti esterne), oltre che sulle finestre comprensive di infissi;

● installazione di pannelli solari: tra le modalità più valide per implementare una buona efficienza energetica vi è il ricorso alle fonti rinnovabili. In particolare, il Decreto crescita stabilisce che, per poter godere dell’Ecobonus, si debbano installare pannelli solari per la produzione di acqua calda all’interno di abitazioni private, strutture sportive, case di ricovero oppure scuole e università;

● installazione di pompa di calore: un altro intervento per il quale si possono richiedere le agevolazioni fiscali è la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con sistemi costituiti da una pompa di calore.

Le misure illustrate sopra sono solo alcuni degli interventi per migliorare l’efficienza energetica che possono essere sostenuti dall’Ecobonus, ma qual è la percentuale di risparmio per il contribuente? L’aliquota di detrazione è compresa tra il 50% e il 65% per gli interventi su singoli edifici, mentre può raggiungere anche il 75% per quelli riguardanti le aree condominiali. Nel 2020, poi, è stato introdotto anche il Bonus facciate, che raggiunge un’aliquota del 90% ed è relativo esclusivamente alle spese per gli interventi sulle facciate esterne di alcuni edifici. Si tratta di provvedimenti influenti dal punto di vista energetico e termico oppure che interessano il rifacimento dell’intonaco per oltre il 10% della superficie disperdente lorda complessiva totale dell’edificio.

Il Bonus facciate è stato introdotto con il Decreto rilancio (Decreto-Legge n.34/2020) e rinnovato recentemente fino a dicembre 2021. Inoltre, è stato previsto un ulteriore e nuovo tipo di agevolazione fiscale, soprannominata Superbonus: si tratta di detrazioni fiscali del 110% previste per alcuni specifici interventi di efficienza energetica.

Efficienza energetica in Italia

Le politiche di competitività e sviluppo sostenibile, in Italia, vengono monitorate e supportate dall’ente pubblico ENEA: si tratta dell’ex Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, ricostituito nel 2009 come Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Questo ente viene vigilato dal Ministero dello Sviluppo Economico così da agevolare il dialogo tra le politiche energetiche e i monitoraggi scientifici.

Stando alle rilevazioni effettuate da ENEA, l’Italia è uno dei Paesi a maggior efficienza energetica, con un’intensità energetica primaria inferiore di circa il 18% rispetto alla media UE. Questo risultato è merito delle misure emanate negli ultimi anni riguardo all’ottimizzazione del consumo energetico. Per esempio, nell’ambito delle già citate agevolazioni fiscali derivanti dal Decreto crescita, rientrano anche i contributi stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico in favore dei Comuni, affinché vengano realizzati progetti relativi a investimenti nel campo dell’efficienza energetica e dello sviluppo territoriale sostenibile: si tratta di contributi a fondo perduto la cui entità cresce all’aumentare del numero di abitanti del Comune.

Per regolare l’efficienza energetica degli edifici, poi, sono stati istituiti dei requisiti minimi, dimostrabili tramite i relativi attestati APE (Attestati di Prestazione Energetica): questa misura è entrata in vigore nell’ottobre del 2015 e da allora ha notevolmente contribuito a migliorare l’efficienza energetica di svariati edifici. In particolare, è stato portato avanti un piano d’azione nazionale, atto a incrementare gli edifici a energia quasi zero, ovvero quelle strutture che producono da fonti rinnovabili la quasi totalità dell’energia utile per il loro sostentamento. Tali edifici vengono denominati anche NZEB (Nearly Zero Energy Building) e dal 1° gennaio 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno appartenere a questa categoria.

La lotta per un consumo energetico intelligente continua, dunque, attraverso disposizioni di legge e agevolazioni improntate a sostenere economicamente tali scelte politiche. Ottimizzare l’efficienza energetica è sempre più una questione di vitale importanza, vista la sua enorme rilevanza sia sul lato economico-finanziario che su quello del rispetto e della salvaguardia ambientale.

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